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Teodosio

Scultura, marmo bianco di Carrara, 2017

In Teodosio la materia si fa silenzio pensante.


Una sequenza di piani, inclinazioni e tagli disegna lo spazio come fosse una partitura di luce.
Ogni frammento riflette l’altro in un equilibrio fragile e assoluto, dove il marmo perde il suo peso e diventa tempo, attesa, sospensione.


Non è una forma, ma un dialogo tra presenza e assenza:
tra il gesto che costruisce e quello che tace.


Teodosio nasce così — come un pensiero architettonico che si fa scultura,
come una misura di silenzio che si può toccare.

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